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Anche per realizzare una pavimentazione esterna con il fai-da-te, non bisogna necessariamente essere dei designer d’esterni di professione, ma le regole base bisogna conoscerle. Così come i materiali e la procedura. Ma prima di mettersi all’opera, è importante fare una piccola premessa: i rivestimenti dovranno essere antiscivolo e molto resistenti perché saranno soggetti agli agenti atmosferici e non solo!

Adesso però vediamo quali sono i materiali che potresti prendere in considerazione. Oltre la gettata di calcestruzzo, (che è l’opzione si più economica e più facile da stendere, ma è anche quella meno estetica) in pole position c’è il porfido. È una pietra dura, è reperibile in vari formati ed è a forte impatto visivo. Anche se la posa non è da tutti: ci vuole esperienza e manualità, sopratutto se sono tanti i metri quadri da coprire. Così come il costo: è di molto sopra la media.

Scopri tutti i materiali per realizzare una pavimentazione esterna con il fai-da-te

Poi c’è la pavimentazione con beola: è un rivestimento in pietra naturale e dalla forma irregolare. Ragion per cui bisogna essere molto abili perché queste pietre, all’atto della posa, devono combaciare il più possibile. Quindi è meglio che la base sia o di calcestruzzo armato, o di sabbia, o su terra. E le fughe dovranno essere abbastanza larghe. E quella in kinkler: se non sei esperta puoi confonderla con il mattone pieno. Ma c’è una differenza: questo materiale è più compatto e più impermeabile.

Detto questo passiamo alla procedura per la pavimentazione esterna con il fai-da-te. La prima operazione da fare è forse la più faticosa: bisogna rimuovere prima tutta l’erba e poi preparare il terreno, eventualmente eliminando tutte le pendenze e le difformità. Ad operazione conclusa cospargi sul terreno livellato un sottile strato di sabbia e poi sistema una rete metallica. Puoi trovarla facilmente nei negozi specializzati: si vende a metro quadro.

È tempo di procedere alla malta: nel caso in cui non fossi del mestiere opta per la malta bastarda. Due sono le motivazioni: oltre ad essere più aderente, è più lavorabile. Nel caso in cui volessi ridurre i tempi e ottenere un impasto più denso e facilmente lavorabile conviene usare la betoniera. (Ma solo se fra le tue amicizie c’è qualcuno che può prestartela). In merito alle dosi usa la stessa quantità di cemento e calce. E poi aggiungi 6 parti di sabbia e sei parti di acqua. Solo alla fine di questa operazione c’è la posa delle piastrelle.

Ecco l’ultima fase della pavimentazione

Ricorda la malta va messa nella stessa quantità e lisciata in maniera molto grezza. Ma prima di posare le piastrelle conviene inumidirle nella parte che andrà a contatto con questo materiale. Dopodiché picchiettale e mettile a livello. E continua così fino alla fine. A lavoro finito bagna tutta la pavimentazione e spetta un paio di giorni. (Non avere fretta!) Sai cosa potresti inventarti nella parte tutta verde? Degli splendidi giardini rocciosi: scopri cosa sono e come vanno abbelliti.

 

 

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