Ti abbiamo mostrato il video, in cui l’esperta Silvia Falcone spiega come shabbare un mobile passo dopo passo, indicandoti i materiali da utilizzare, illustrandoti la tecnica da seguire, fino ad arrivare a lavoro ultimato. Amare questo stile, significa dare nuova vita ad un vecchio mobile che proprio non ci piace più, magari ottimizzando un prodotto che abbiamo acquistato ad un mercatino dell’usato o, anche, nei grandi store di brand low cost, come il famosissimo IKEA.
Tra gli argomenti proposti, che hanno appassionato di più i nostri lettori, come trasformare i mobili IKEA ovviamente rispettando quelli che sono i principi dello shabby chic: il risultato ottenuto può essere personalizzato con un timbro, una scritta, l’uso degli stencil, insomma c’è davvero l’imbarazzo della scelta.
Rafforziamo il concetto che grazie allo stile shabby è possibile modificare completamente l’aspetto di un mobile, presentandoti tre progetti, che ti entusiasmeranno:
-PRIMO PROGETTO:
Anche un comodino, che qualcuno ha gettato via perché inutilizzato, può diventare un importante complemento d’arredo della tua camera da letto con qualche mano di vernice e uno stencil: per questo lavoro è stata scelta la tonalità “Cupcake vaniglia” e uno stencil floreale azzurrognolo, per creare un piacevole contrasto cromatico.
-SECONDO PROGETTO:
Se vuoi acquistare un pezzo usato, devi anche essere in grado di rinnovarlo e, se le tue abilità sono discrete, si può anche rendere più bello di quanto non fosse in origine. Guarda questo mobile TV, originariamente era in rovere, una specie di giallo, ma dopo due mani di smacchia-legno è diventato tendente al grigio. Le manopole sono stati sostituite e la base del mobile verniciata di bianco.
-TERZO PROGETTO:
Questo tavolo nonne era completamente macchiato: le gambe sono state dipinte di bianco. Per terminare il progetto, lo stencil floreale ha ornato piacevolmente la base, sempre scegliendo il colore bianco.
Come scegliere i mobili da shabbare
Il video in cui è spiegato come shabbare un mobile passo passo rappresenta una guida utilissima per chi intenda trasformare un tavolino, un cassettiera, una console, un comodino ecc., riportando il mobile stesso a nuova vita. Si tratta di un lavoro di recupero, che ognuno di noi potrebbe realizzare, basta avere a disposizione quei pochi elementi, che vengono elencati dalla designer Silvia Falcone, autrice del video stesso.
L’interesse verso la tecnica shabby sta conquistando sempre più proseliti, i quali, approcciandosi a questo stile, devono affrontare il dubbio amletico più grande: quale mobile shabbare? se non lo posseggo, dove reperirlo? quale genere di mobile è più adatto allo stile shabby chic? dove compare mobili economici da shabbare?
Shabbare mobili, che già si posseggono, come ad esempio mobili laccati, quindi in stile moderno, è assolutamente possibile con il giusto occorrente, il problema è che l’effetto finale non sarà propriamente shabby; si può anche acquistare presso store di grandi aziende low cost, come IKEA, ma anche in questo caso l’effetto finale potrebbe non essere propriamente shabby, nel senso che la verniciatura verrà sì eseguita a regola d’arte ma un mobile è shabby non solo se verniciato di bianco!!!
E allora dove reperire il giusto mobile da shabbare?
Abbiamo già affrontato parte di questi argomenti, sottolineando più e più volte che lo shabby economico esiste, basta solo andare alla sua ricerca: il luogo ideale, ovviamente, resta il mercatino dell’usato, dove gli ambitissimi oggetti vintage, così cari allo shabby, vengono deprezzati fino al 98% del loro valore. Possiamo non soltanto trovare oggetti preziosi quali vecchi ferri da stiro, vecchie chiavi di ferro, vecchi candelabri, cornici o brocche, ma mobili datati sul sui prezzo si può sempre contrattare sul posto. Un altro preziosissimo luogo di recupero, potrebbero essere le vecchie cantine di parenti prossimi o vicini, che hanno nascosto veri e propri tesori pronti ad essere shabbati.
Quali caratteristiche deve avere il mobile per essere adatto alla shabbatura?
Prima di shabbare un mobile, bisogna immaginarlo totalmente verniciato e scartavetrato. Prima di shabbare un mobile, bisogna scegliere il mobile, evitando poi che a lavoro eseguito si viva di rimorsi. Ecco tre punti fondamentali da tenere sempre a mente:
- un mobile più è ricco di intarsi e scanalature, più è adatto allo shabby: la fase della scartavetratura, infatti, metterà in risalto proprio quelle zone dove il mobile non è liscio, quindi conferendogli quella patina di vecchio caratteristica di questo stile;
- le parti in metallo non rappresentano un ostacolo per la lavorazione del mobile, anzi, possono essere ugualmente shabbate e scartavetrate, dando quel valore aggiunto a lavoro ultimato;
- mobili in stile luigi XVI, in stile vittoriano, liberty, anche quelli tendenti in generale al barocco, come anche i mobili anni ’70 della nonna, sono adatti alla shabbatura, purché si faccia attenzione a non stravolgere l’anima del mobile stesso, qualora dovesse avere un certo valore, sarebbe consigliabile rispettare la sua autentica natura e, semmai, procedere solo con un rispettosissimo lavoro di restauro.