Arredare una casa in stile shabby chic, può essere un lavoro lungo e impegnativo, se non si hanno delle coordinate sulle quali fare riferimento. C’è chi ama questo stile ma crede sia impossibile realizzarlo a casa propria, c’è chi non sa proprio da dove iniziare, c’è chi immagina sia troppo dispendioso trasformare la propria casa e renderla un nido d’amore vintage. Sappiate che lo stile shabby è forse quello più economico tra tutti quelli che costellano il mondo dell’arredamento e del design: abbiamo realizzato una guida per spiegare dove e come spendere poco, ricordando anche che esistono molte aziende che propongo arredi low cost tutti da shabbare.
Detto questo, vediamo ora quali sono le 10 cose che non possono mancare in una perfetta casa in stile shabby chic:
- Prima foto: nel salotto non possono mancare tavolino, tappeto e un bel divano arredato con soffici cuscini, o in alternativa una classica chaise longue. Una cappottiera, se il salotto è vicino all’ingresso ci starebbe davvero bene. Se non tutti i mobili shabbati, il tavolino è di rigore. Cornici al muro, magari con specchio anticato, e fiori profumati in vasi di vetro, cestini bianchi o altri contenitori vintage.
- Seconda foto: nella sala da pranzo, sulla credenza non possono mancare lumi da tavolo, alzatine o le classiche campane, magari alberi secchi opportunamente sistemati in una bottiglia di vetro. Molto suggestiva l’intelaiatura della finestra vetrata. Il tutto sistemato su tessuti romantici, come lino, pizzo, merletti e ricami.
- Terza foto: in salotto o nella sala da pranzo potete sistemare il camino finto, che fa molto shabby chic.
- Quarta foto: nella sala da pranzo il tavolo shabbato è fondamentale, mentre le sedie possono anche essere non coordinate. Scelta opportuna, sempre per le sedie, un colore neutro o tonalità pastello; perfette anche i coprisedie, ad esempio in iuta, per chi non vuole optare per una scelta economica e non rivoluzionaria. Immancabile l’orologio vintage alla parete e il classico lampadario a gocce pendenti.
- Quinta foto: un angolo “creativo” con gli attrezzi del mestiere in vista, come una macchina per cucire, personalizzano l’arredo della casa, conferendole quell’atmosfera vissuta e vintage che è tanto cara allo shabby.
- Sesta foto: il manichino mezzo busto vintage se, per alcuni, può sembrare una presenza piuttosto inquietante, in una casa shabby è “l’anima della festa”. Ricoperto di tulle o pizzo o ricami è l’elemento decorativo che mancava.
- Settima foto: scegliete il punto luce della casa più luminoso e, attorno ad esso, investite tutta la vostra creatività. Sistemare una seduta per rilassanti letture, o più in generale, creare qui una sorta di accogliente salottino, o sala da pranzo che sia, è davvero una scelta buona e saggia, perché lo shabby ama la luce, che si riflette nei suoi colori tenui e riflettenti.
- Ottava foto: il letto vintage in ferro battuto e shabbato non a tutti piace; potete optare, in alternativa, per soluzioni più moderne come il classico letto con testata imbottita, purché scegliate colori luminosi come il beige. Se, invece, preferite tonalità più forti, create giochi di contrasto con le coperte o, se potete, con la pittura sulle pareti. Non è necessario abbinare i comodini al letto, lo shabby chic non fa differenza alcuna, purché si intervenga sui mobili invecchiandoli.
- Nona foto: esistono molte alternative shabby ai comodini, per chi ama essere originale.
- Decima foto: il ritorno delle piastrelle colorate e lucide è sempre più insistente. Il bagno anni ’60 sta tornando di moda con tutti gli accessori vintage del tempo. Creare un bagno shabby è, forse, il compito più arduo, anche perché la ristrutturazione del bagno è l’opera più costosa che si possa realizzare in una casa. Magari solo tinteggiando le pareti, se non sono completamente piastrellate, scegliere i giusti accessori, tra cui la biancheria da bagno, e cambiare la mobilia (esistono molte aziende che vendono arredi low coast facilmente shabbabili) potrebbero essere soluzioni economiche e non drastiche, per ottenere almeno la parvenza dell’effetto desiderato.